“La lingua rappresenta il naturale pilastro della nostra identità ovunque ci troviamo, un aspetto che ci caratterizza e che assume una rilevanza particolare nel mondo globalizzato in cui viviamo, dove i confini nazionali si fanno via via sempre più impalpabili e consentono ai popoli una frequente e aperta interconnessione economica, culturale, politica”. Lo ha affermato questa mattina il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo intervento alla XXI edizione della Settimana della lingua italiana nel mondo dal titolo “L’Italiano di domani. Stati generali della lingua e della creatività italiane nel mondo”.
Soffermandosi sulla “consapevolezza dell’ampiezza del messaggio della cultura italica nel mondo”, il Capo dello Stato ha osservato che “l’indebolimento della rete degli istituti educativi, anche di quelli di più antico insediamento, non aiuta la causa di una presenza efficace, così come le difficoltà nel sostegno a una rete consolare diffusa che, interagendo in modo intelligente e aperto con le comunità italiane all’estero, possa valorizzare la testimonianza che recano del modello di vita italiano”.
Riferendosi poi all’“italianità”, Mattarella ha sottolineato che “oggi l’italiano nel mondo risuona attraverso molteplici espressioni: nel modo di fare impresa così come nella letteratura, nel cinema, nella musica, nel volontariato, nell’arte della cucina. Possiamo aggiungere: nella scienza e nello sport”. “Queste molteplici dimensioni ‘parlano italiano’ e parlano dell’Italia, proiettando all’estero un’immagine suggestiva e avvincente”, ha evidenziato, aggiungendo che “di queste diverse sfaccettature dell’italianità la nostra lingua è il tessuto connettivo”.