Si è parlato di Riforma del Terzo settore questa mattina nella giornata conclusiva del Consiglio nazionale della Fism, la Federazione italiana scuole materne presieduta da Giampiero Redaelli che in Italia rappresenta circa 9mila realtà educative con mezzo milione di bambini e bambine e oltre 40mila operatori. L’incontro si è svolto a Roma sotto la presidenza di Dario Cangialosi. Alla giornata conclusiva è intervenuto Gabriele Sepio, membro del Consiglio nazionale del Terzo settore, che ha parlato – dopo essere stato introdotto dal responsabile dell’area gestionale Fism, Luca Iemmi – di riforma culturale e non tecnica destinata nel suo esito a trasformare questo ambito in un pilastro, modello di economia sociale. “Sussidarietà” e “solidarietà” i leit motiv dell’esperto che, nel suo intervento, ha approfondito le possibilità che offre la riforma del Terzo settore con l’avvio del Registro Unico nazionale e le possibilità offerte dal Codice del Terzo settore oltre all’avvio di processi ad evidenza pubblica.