Cento lampioni alimentati dall’energia solare per ridare luce alla città siriana di Maaloula, uno dei simboli della decennale guerra in Siria. Il villaggio, dove si parla ancora l’aramaico, la lingua di Gesù Cristo, fu conquistato dai terroristi di Al Nusra (settembre 2013) che profanarono e saccheggiarono chiese, santuari antichi e incendiarono case. La maggior parte dei suoi abitanti fu costretta alla fuga. Oggi Maaloula rialza la testa e lo fa grazie anche al progetto “Riabilitazione del centro storico di Maaloula”, attraverso l’installazione di lampioni solari stradali”, finanziato da Polish Aid, in stretta collaborazione con Avsi, con cui collabora dal 2018.
Nel centro storico del villaggio, Avsi ha installato 100 lampioni alimentati direttamente da energia solare e ha coinvolto più di 20 residenti in una formazione dedicata sulle energie rinnovabili, la manutenzione delle luci solari e il business dei pannelli solari, condotta da un ingegnere esperto. I partecipanti hanno potuto così ampliare le loro conoscenze sul settore delle rinnovabili acquisendo competenze tecniche nel campo dell’energia solare, utili per la loro carriera. Si tratta, spiegano da Avsi, di un progetto pilota per la Siria, realizzato anche con il comune di Maaloula. L’iniziativa è partita ad agosto e sta per concludersi il prossimo dicembre 2021. Per allora Avsi continuerà a condurre campagne di sensibilizzazione in città, sottolineando l’importanza di favorire la transizione verso l’energia verde, e installerà altri 10 lampioni solari sulle strade più grandi, come la strada principale che entra in città.