Ordinariato militare: ripresi gli incontri del Giovane clero con mons. Marcianò

Incontro Giovane Clero con mons. Marcianò (Foto Ordinariato militare)

Sono ripresi, nei giorni scorsi, dopo un anno di sospensione a motivo della pandemia, gli incontri del Giovane Clero con l’arcivescovo Ordinario militare per l’Italia, mons. Santo Marcianò, al Seminario Maggiore “San Giovanni XXIII” – Scuola Allievi cappellani. Due giorni di formazione che, spiegano dall’arcidiocesi castrense, ha riguardato i sacerdoti con meno di dieci anni di ordinazione, sia incardinati nella Diocesi Ordinariato Militare, e quindi ex alunni del Seminario, sia provenienti da altre diocesi, o comunque in servizio come cappellani da meno di cinque anni. Nel suo intervento, che ha fatto da guida ai lavori, mons. Marcianò ha tracciato un identikit del sacerdote cappellano militare, prete che “fa vedere il Vangelo vivendo il sacerdozio come annuncio esistenziale, ben lungi dal vantare diritti, ma vivendo prima di tutto la relazione con il Signore nella preghiera: è questa la relazione fondante che apre alla relazione con i fratelli perché se un prete vive la preghiera come fondamento, la percepisce come essenziale e la insegna agli altri diventando attraente. Preti – ha esortato l’arcivescovo – in grado di annunciare con la vita il Vangelo anche a chi non ascolta più l’istituzione Chiesa, capaci di intercettare il bisogno esistente, ma sopito, di Dio che alberga nel cuore di ogni giovane. L’unico privilegio che un cappellano militare, a buon diritto, può vantare è di vivere in stretta sinergia con i giovani e le giovani militari diventandone di essi maestro e compagno”. All’incontro ha partecipato anche dom Ildebrando Scicolone, monaco benedettino, abate emerito del monastero di San Martino delle Scale, per decenni docente di liturgia al Pontificio Istituto Liturgico in Roma, istituto del quale è stato anche preside per due mandati. Nel suo intervento, ha voluto condividere con i sacerdoti presenti alcune riflessioni a partire dalla importanza e centralità della Parola di Dio nella liturgia: aspetto questo che non concerne solo la proclamazione e la predicazione, ma la possibilità di trarre delle proficue catechesi di evangelizzazione adatte al mondo odierno a partire dalla liturgia che vede nella Parola la sua fonte principale. Nella messa finale dell’incontro mons. Marcianò ha impartito i sacramenti della iniziazione cristiana al tenente colonnello Domenico Menna, comandante di battaglione al XIII Reggimento Carabinieri “Friuli Venezia Giulia”, che ha fatto esperienza di “Gesù che salva” proprio nel teatro operativo all’estero grazie all’incontro con don Marco Minin (che lo ha accompagnato al battesimo come padrino) e don Bruno Mollicone che hanno camminato assieme a lui alla scoperta della dimensione della fede. La formazione permanente vedrà i sacerdoti giovani ritrovarsi nuovamente in Seminario nei mesi di febbraio e marzo 2022.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Territori