Francia: mons. Aupetit (Parigi) rimette il mandato al Papa. Al quotidiano La Croix, “lo faccio per la diocesi, non per quello che avrei fatto in passato”

L’arcivescovo di Parigi, mons. Michel Aupetit, ha rimesso nelle mani del Papa il suo mandato. La notizia – che sarebbe dovuta rimanere riservata fino alla risposta del Santo Padre – è stata pubblicata oggi dal quotidiano francese Le Figaro. Coinvolto in un’inchiesta del settimanale Le Point, sia sul suo governo che sulla sua vita privata, l’arcivescovo di Parigi ha inviato ieri, giovedì 25 novembre, una lettera a Papa Francesco in cui chiede le “dimissioni”. Raggiunto dal quotidiano cattolico La Croix – che pubblica in apertura la notizia sul suo sito – l’arcivescovo Aupetit spiega: “La parola ‘dimissione’ non è quella che ho usato io. Dimissioni significherebbero rinunciare alla mia carica. In realtà la rimetto nelle mani del Santo Padre perché è stato lui a darmela”. “L’ho fatto per preservare la diocesi, perché come vescovo devo essere al servizio dell’unità”, spiega ancora, indicando di aver consultato prima il card. Marc Ouellet, prefetto della Congregazione per i vescovi e il nunzio a Parigi. L’arcivescovo tiene poi a precisare che la ragione che lo ha portato a prendere questa decisione, non è legata a “quello che avrei fatto o meno in passato – altrimenti sarei andato via per molto tempo – ma per evitare divisioni, che fossi cioè io fonte di divisioni”, sottolinea riferendosi alle accuse pubblicate su Le Point. Diffuso sui social martedì 23 novembre, l’articolo di Le Point solleva diversi casi gestiti, a parere dell’inchiesta giornalistica del settimanale, “brutalmente”: la chiusura del centro pastorale di Saint-Merry, il licenziamento del direttore di Saint-Jean de Passy; le improvvise dimissioni dei suoi due vicari nonché un episodio della sua vita privata, risalente al 2012, quando lui stesso era vicario generale della diocesi e relativo ad un legame “ambiguo” con una donna. Interrogato da La Croix, mons. Aupetit ha detto di aver ricevuto nei giorni scorsi tanti messaggi di sostegno, sia dai sacerdoti che dai fedeli: “Mi ha fatto piacere leggere ‘Resisti’, ‘sono con te’, perché leggendo l’articolo su Le Point, mi chiedevo se la gente volesse che me ne andassi… Per fortuna non è così. È indubbiamente confortante. Non era una carica che desideravo, ma che ho accolto. Mi sono sempre abbandonato alla grazia del Signore e continuo a farlo”.

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