“Con il rapporto di 3 anziani per ogni giovane nel 2050 è Sos assistenza per la terza età in una situazione in cui già ora un terzo della popolazione più vecchia ha gravi difficoltà a prepararsi da mangiare, fare la spesa, prendere le medicine, pulire la casa, mentre addirittura più dell’11% ha problemi a prendersi cura di se stesso, dal fare il bagno o la doccia a sdraiarsi o sedersi sul letto fino a indossare abiti o svestirsi”. È l’allarme lanciato dall’Unione europea delle cooperative (Uecoop) in riferimento ai dati diffusi oggi dall’Istat sul futuro demografico in Italia che restituiscono un “potenziale quadro di crisi” con la popolazione nazionale che nei prossimi trent’anni scenderà a 54,1 milioni di persone.
“Una ‘carestia demografica’ che – evidenzia Uecoop – rischia di mettere in crisi e restringere anche i tradizionali network familiari che ancora oggi seguono i parenti più anziani sia a livello domiciliare che nelle strutture dedicate con un contributo fondamentale che si affianca ai servizi offerti dalle 15mila cooperative sociali attive nel nostro Paese che seguono oltre 7 milioni di persone e dalle 7.800 le case di riposo dove trovano ospitalità oltre 340mila nonni italiani, rappresentando di fatto la spina dorsale del welfare italiano”.
Per l’Unione europea delle cooperative, “il progressivo invecchiamento della popolazione pone grandi sfide al sistema pubblico e privato del welfare da Nord a Sud della Penisola sia nelle grandi città che nei piccoli centri”. “Per questo – conclude Uecoop – è necessario un grande piano di investimenti a lungo termine con il coinvolgimento diretto delle imprese cooperative per allargare il perimetro dell’assistenza con modalità nuove, sia nelle strutture che a domicilio, che tenga conto di un futuro di famiglie sempre più piccole e della necessità di garantire la qualità di una vita potenzialmente più lunga”.