La Commissione europea propone di aggiornare le norme sul “coordinamento della sicurezza e della libera circolazione nell’Ue”, in risposta alla pandemia di Covid-19. “Dall’estate, la diffusione del vaccino è aumentata in modo significativo e il certificato digitale Covid dell’Ue (Green pass) è stato implementato con successo”. Allo stesso tempo, si legge in un comunicato, “la situazione epidemiologica nell’Ue continua a svilupparsi con alcuni Stati membri che adottano ulteriori misure di sanità pubblica, compresa la somministrazione di vaccini di richiamo”. Tenendo conto di tutti questi fattori, la Commissione propone di “concentrarsi maggiormente su un approccio basato sulla persona per le misure di viaggio e un periodo standard di accettazione dei certificati di vaccinazione di 9 mesi dalla serie di vaccinazioni primarie”. Il periodo di 9 mesi tiene conto della guida del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) sulla somministrazione di dosi di richiamo a partire da 6 mesi e prevede un periodo aggiuntivo di 3 mesi per garantire che le campagne di vaccinazione nazionali possano adeguarsi e i cittadini possono accedere ai booster.
La Commissione propone anche aggiornamenti alla mappa dei semafori dell’Ue; nonché una procedura semplificata di “freno di emergenza”. La Commissione propone anche di aggiornare le norme sui viaggi esterni verso l’Ue.
Didier Reynders, commissario per la giustizia, afferma: “Dall’inizio della pandemia, la Commissione è stata pienamente attiva nella ricerca di soluzioni per garantire la libera circolazione sicura delle persone in modo coordinato. Alla luce degli ultimi sviluppi e delle prove scientifiche, proponiamo una nuova raccomandazione che dovrà essere adottata dal Consiglio. Sulla base del nostro strumento comune, il certificato digitale Covid, che è diventato un vero standard, stiamo passando a un approccio ‘basato sulla persona’. Il nostro obiettivo principale è evitare misure divergenti in tutta l’Ue. Questo vale anche per la questione dei booster, che saranno fondamentali per combattere il virus”. Tra le altre misure, “proponiamo oggi che il Consiglio concordi un periodo di validità standard per i certificati di vaccinazione rilasciati dopo le serie primarie. Concordare su questa proposta sarà fondamentale per i mesi a venire e per la tutela della libera circolazione sicura per i cittadini”.