Dall’entrata in vigore del “Codice Rosso”, il 9 agosto 2019, le costrizioni o induzioni al matrimonio, ha fatto registrare nel periodo in esame un considerevole aumento (+143%, da 7 a 17) legato alla progressiva conoscenza della nuova norma e la maggiore propensione alla denuncia. Si tratta di un fenomeno che ha “fatto registrare un’incidenza particolarmente elevata delle vittime di genere femminile (86%); di queste il 36% era minorenne mentre il 68% risulta di nazionalità straniera”. È quanto si legge nel report sugli omicidi volontari aggiornato settimanalmente dal servizio analisi della Polizia criminale.
Stando ai dati diffusi, crescono anche i reati di deformazione dell’aspetto della persona con lesioni permanenti al viso (+35%, da 46 a 62). In totale dall’entrata in vigore della legge sono stati 143 i delitti commessi. Le vittime donne sono il 22%, gli autori sono nel 92% dei casi di sesso maschile.
Dal report emerge poi un “incremento rilevante” dei casi di “revenge porn” (+45%). Le vittime di diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti, che dall’entrata in vigore del Codice rosso ha registrato complessivamente 2.329 reati denunciati, sono nel 73% dei casi donne, italiane (87%), maggiorenni (82%).
Infine, un ulteriore focus è dedicato ai provvedimenti di tutela delle vittime di violenza: gli ammonimenti del questore per stalking e per violenza domestica (+18% rispetto al 2020) e gli allontanamenti dalla casa familiare (-4% rispetto al 2020).