“Una società come la nostra, che è stata definita liquida, perché sembra non avere consistenza – io correggerò quel filosofo, dirò più di liquida: gassosa – questa società liquida, gassosa, trova nella storia di Giuseppe un’indicazione ben precisa sull’importanza dei legami umani”. Ne è convinto il Papa, che nella catechesi dell’udienza generale di oggi, dedicata alla figura di San Giuseppe, ha ricordato che “il Vangelo ci racconta la genealogia di Gesù, oltre che per una ragione teologica, per ricordare a ognuno di noi che la nostra vita è fatta di legami che ci precedono e ci accompagnano”. “Il Figlio di Dio, per venire al mondo, ha scelto la via dei legami, la via della storia”, ha proseguito Francesco a braccio: “Non è sceso nel mondo magicamente, ha fatto la strada storica che facciamo tutti noi”. “Penso a tante persone che fanno fatica a ritrovare dei legami significativi nella loro vita, e proprio per questo arrancano, si sentono soli, non hanno la forza e il coraggio per andare avanti”, ha detto il Papa, che ha concluso la catechesi “con una preghiera che aiuti loro e tutti noi a trovare in San Giuseppe un alleato, un amico e un sostegno: San Giuseppe, tu che hai custodito il legame con Maria e con Gesù, aiutaci ad avere cura delle relazioni nella nostra vita. Nessuno sperimenti quel senso di abbandono che viene dalla solitudine. Ognuno si riconcili con la propria storia, con chi lo ha preceduto, e riconosca anche negli errori commessi un modo attraverso cui la Provvidenza si è fatta strada, e il male non ha avuto l’ultima parola. Mostrati amico per chi fa più fatica, e come hai sorretto Maria e Gesù nei momenti difficili, così sostieni anche noi nel nostro cammino. Amen”.