“Il pianeta è malato, perché sono malate le relazioni tra di noi”. A ribadirlo è stato iò card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Cei, nella sua introduzione all’Assemblea generale straordinaria dei vescovi italiani, in corso a Roma fino al 25 novembre. “Abbiamo perso il gusto delle piccole cose, di sognare assieme un mondo diverso, di ripensare i nostri stili di vita improntati al consumismo, di scrivere pagine di cura e di attenzione reciproca”, ha proseguito il cardinale citando l’appuntamento di un mese fa a Taranto, per la Settimana sociale: “Abbiamo tradito il mandato divino di coltivare e custodire la creazione”. “La presenza stessa di tanti giovani, però, ci fa dire che questa situazione non è irreversibile”, la tesi del presidente della Cei: “Il pianeta che speriamo esige che ciascuno si prenda cura di questa speranza. Per molti giovani è andata affievolendosi proprio la speranza”. “Ogni anno in Italia in migliaia fanno le valigie per cercare fortuna altrove”, il grido d’allarme di Bassetti: “Molti stentano a trovare lavoro qui oppure sono demotivati a tal punto da rinunciare a cercare un’occupazione o a studiare per raggiungerla”. “Non possiamo assistere a una situazione sociale e ambientale che rischia di tarpare le ali ai nostri ragazzi e di impoverire molti territori, destinati a spegnersi senza un ricambio generazionale!”, l’appello della Chiesa italiana: “L’auspicio è che i temi affrontati a Taranto siano oggetto di approfondimento e diventino occasione per fare scelte concrete anche a livello ecclesiale; possano essere, allo stesso tempo, una speranza per alcuni territori dell’Italia, particolarmente provati”.