“Lo Spirito del Signore presente in mezzo a noi ci aiuti a discernere insieme come riattivare lo spirito missionario che Papa Francesco ci trasmette con il suo esempio e il suo magistero!”. Lo ha detto ai mille partecipanti all’Assemblea ecclesiale dell’America Latina e Caraibi – in corso questa settimana in parte in presenza, a Città del Messico, e in parte in modalità virtuale – il card. Marc Ouellet, prefetto della Congregazione per i vescovi e presidente della Pontificia commissione per l’America Latina (Cal).
Il porporato ha citato il Documento per il discernimento, che “mi ha fatto molto piacere leggere”, poiché “è stata recuperata una delle intuizioni più potenti di Aparecida: la fede ci libera dall’isolamento di sé, perché ci conduce alla comunione”. Lo stesso documento, al numero 163, ricorda poi che la comunione è missionaria e la missione è per la comunione. “La sinodalità va intesa sempre in un dinamismo d’uscita”, ha ricordato il card. Ouellet, aggiungendo: “L’Assemblea ecclesiale dell’America Latina e dei Caraibi è uno dei vari modi in cui la Chiesa impara di nuovo ad ascoltare e a discernere. Pochi giorni fa, quando Papa Francesco ha avviato il processo sinodale, ci ha fatto alcune considerazioni che penso valgano anche per noi qui”.
Tra queste considerazioni, il cardinale ha ricordato l’invito a fermarsi, per ascoltare la voce dello Spirito. Per il card. Ouellet “non c’è vera missione senza profonda comunione ecclesiale, né matura comunione ecclesiale senza autentico slancio missionario”, per questo “la sinodalità, che è come la dimensione dinamica della comunione, dovrebbe guidarci più ad extra, a condividere ‘buona notizia’, e non tanto ad intra, cioè alle strutture e alle posizioni di potere intraecclesiali”.