“Ogni 5 secondi un bambino muore da qualche parte nel mondo. Ogni 13 secondi un neonato muore nel primo mese di vita. La violazione dei diritti dei bambini che hanno luogo in ogni paese e costituiscono barriere non riconosciute né denunciate, rappresentano una violazione dei loro diritti umani”. Lo ha detto il Presidente della Confederazione Nazionale delle Misericordie Domenico Giani in occasione del convegno “Thevenin da 150 anni culla dei diritti dell’infanzia” che si è svolto il 20 novembre ad Arezzo. Giani ha spiegato che la situazione è drammatica per l’infanzia nel mondo il tutto, poi, aggravato dalla pandemia. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità “i progressi relativi a quasi tutte le principali misure di sviluppo dell’infanzia si sono fermati, lasciando i bambini di fronte a una nuova normalità, sconvolgente e distorta”. Dopo un anno di Covid-19, il 13% dei 71 milioni di contagi da Covid-19, in 107 paesi, si sono verificati tra bambini e giovani sotto i 20 anni di età. “Ma come si può assicurare una migliore qualità della vita se la causa principale del perdurare e del diffondersi della mortalità infantile nel mondo è la povertà assoluta? – ha chiesto Giani -. Questa fotografia della realtà da un lato ci fa prendere atto della drammatica situazione mondiale dell’infanzia e dell’adolescenza, ma dall’altro, attraverso la testimonianza di organizzazioni che hanno a mente l’uomo e la sua centralità evoca la speranza per credere che non è tutto finito, che ancora c’è tanto da fare e tante vite possono essere salvate”.