Con una lettera, inviata a tutti i membri della Fraternità di Cl, la Diaconia centrale della Fraternità di Comunione e Liberazione esprime “una gratitudine senza confine per quello che ha rappresentato in questi anni” a don Julián Carrón dimessosi in ottemperanza alle direttive del Decreto vaticano che disciplina l’esercizio del governo nelle associazioni internazionali di fedeli. La stessa Diaconia si è riunita sabato scorso per prendere atto delle dimissioni e per l’affronto di alcune tematiche relative alla vita della Fraternità, fra cui una prima condivisione della bozza di revisione dello Statuto. “Da presidente della Fraternità – si legge nel testo – ci ha accompagnato a immedesimarci con l’esperienza viva di don Giussani e con il suo metodo di educazione alla fede – che la Chiesa ha riconosciuto come strada alla santità –, vivendo ‘una obbedienza di cuore a quella forma di insegnamento alla quale siamo stati consegnati’ (J. Ratzinger)”. Ricordando l’insegnamento di don Giussani, la Diaconia ribadisce di voler “accogliere fino in fondo l’invito contenuto nella lettera di don Carrón: vivere questa circostanza come occasione di crescita della nostra autocoscienza ecclesiale. Domandiamo allo Spirito Santo di rinnovare in noi l’esperienza della grazia del carisma che ci ha investito attirandoci a Cristo, dentro la vita della Chiesa nostra madre e seguendo Pietro, per essere collaboratori attivi della volontà del Padre all’opera nell’oggi della storia”.