In occasione della Giornata mondiale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, la Polizia di Stato ha reso pubblico un documento in cui sono riportate le analisi dei dati raccolti su tutto il territorio nazionale riguardanti i reati sui minori nel biennio 2019-2020, confrontando il periodo 1° gennaio-30 settembre 2021 con analogo periodo del 2020, con un approfondimento sul profilo delle vittime e degli autori. Sono state analizzate alcune forme di delittuosità particolarmente sensibili, quali l’adescamento di minorenni, gli atti sessuali con minorenne, i maltrattamenti contro familiari e conviventi, la pornografia minorile e le violenze sessuali che nel numero totale appaiono sottostimati a causa della frequente omissione di denunce. Si rileva un incremento del 7% delle vittime del reato di atti sessuali con minorenne, mentre è del 24% quello relativo alle vittime minori di violenza sessuale in tutte le sue forme. Predominante l’incidenza delle vittime di genere femminile in quasi tutte le tipologie di reato, così come quella di nazionalità italiana rispetto a quella relativa alle vittime straniere. Il più alto numero di vittime è sotto i 14 anni; tra le fasce d’età dei presunti autori noti, la maggior parte dei quali di sesso maschile e di cittadinanza italiana, risulta predominante quella tra i 45 e i 64 anni. I risultati evidenziano una minaccia per lo sviluppo psico-fisico dei minori abusati fisicamente e psicologicamente, oltre che gravi conseguenze negative sull’intero sistema relazionale e sociale con il quale i soggetti si troveranno ad interagire. Il lavoro è stato svolto dal Servizio analisi criminale, struttura a composizione interforze incardinata nell’ambito della Direzione centrale della Polizia criminale.