Giornata infanzia: Ernesto Caffo (Telefono Azzurro), “non servono cerimonie ma impegni per dare risposte concrete”

“Non servono cerimonie ma impegni per dare risposte concrete. Risposte a questioni spesso drammatiche, che coinvolgono milioni di bambini in tutto il mondo, per far sì che questa Giornata internazionale sui diritti dell’infanzia possa essere un passo avanti, affinché i più piccoli non siano abbandonati ma siano al centro dell’attenzione nei prossimi anni”. È la road-map tracciata dal presidente di Telefono Azzurro, Ernesto Caffo, che in occasione della Giornata internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza delinea – in un comunicato diffuso oggi dall’organizzazione – un quadro aggiornato sulle condizioni dei bambini e indica una rotta da seguire per poter fornire loro sostegno e strumenti adeguati, anche per governare i nuovi stimoli forniti dal mondo digitale. “Anche nel nostro Paese – prosegue Caffo – la situazione dell’infanzia è particolarmente grave, pure a causa degli effetti che la pandemia ha determinato sulla fragilità del sistema delle famiglie e delle reti sociali e sanitarie”. E conclude: “Questa non è una Giornata di cerimonie ma una Giornata di impegno. Impegno che deve essere tradotto in azioni, interventi concreti, anche sulle fasce più deboli, quelle che sono vittime di abusi e di violenze, tema spesso dimenticato e nascosto”. Prevenzione e ascolto sono, a parere di Telefono Azzurro, gli strumenti con cui affrontare la battaglia per tutelare i diritti dei bambini che vivono situazioni di abuso e disagio. Un’azione che Telefono Azzurro porta avanti dal 1987, gestendo – dalla sua nascita fino al 2020 -, 80.977 casi con la Linea di ascolto 19696, 25.920 casi – dal 2003 – con la Linea 114 Emergenza Infanzia. Nel 2021, grazie all’attività del 114 e dell’19696, sono stati 508 i minori aiutati, 486 i casi gestiti e 207 le agenzie/autorità interessate.

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