Nel pomeriggio di domani, in contemporanea (ore 19–20,30), in tutte le parrocchie della diocesi di Tursi-Lagonegro, sotto la guida del parroco e con la collaborazione dei membri del Consiglio pastorale parrocchiale, attraverso i tavoli di ascolto (ogni tavolo sarà composto da 10/12 componenti), si terrà un tempo di ascolto aperto a tutte le persone di buona volontà che desiderano dialogare e confrontarsi sulle tematiche proposte.
Il vescovo, mons. Vincenzo Orofino, sostenuto dagli organismi diocesani di partecipazione alla vita ecclesiale, è convinto che “la nostra Chiesa locale vuole mettersi in ascolto di tutti e di tutto il territorio, anche delle realtà sociali e culturali. Vogliamo ascoltare, tessere relazioni buone e costruttive con tutti per contribuire a far nascere spazi di vita buona, solidale, accogliente. Vogliamo metterci in ascolto della storia di questa regione e dei nostri paesi, quella passata e quella contemporanea, quella delle comunità e quella dei singoli, quella religiosa e quella sociale. Vogliamo ascoltare il nostro tempo, il nostro territorio, la cultura in cui siamo immersi”. “Lo vogliamo fare perché ne avvertiamo tutta la fecondità e l’urgenza – aggiunge -. Lo faremo anche nei prossimi mesi (dicembre, gennaio 2, febbraio, marzo e maggio) perché Papa Francesco ci chiede con forza di ‘camminare insieme’ per edificare una Chiesa tutta ‘sinodale’. Una Chiesa, cioè, che nella storia si manifesta come casa e scuola di comunione (una comunione vera, essenziale e creativa)”.
Curiosità e attesa si respirano già nel tessuto territoriale delle comunità parrocchiali che si preparano a vivere il gesto comune con piccoli adattamenti e con la creatività degli ambienti nei quali si terranno i “tavoli di ascolto” (locali parrocchiali, chiese o altri spazi resi disponibili per la circostanza). Dalle sintesi che faranno i facilitatori, insieme ai Consigli pastorali parrocchiali, si giungerà alla compilazione dei questionari che prepareranno la visita pastorale del vescovo Orofino che avrà inizio il prossimo 7 dicembre, nei primi vespri dell’Immacolata Concezione, con la celebrazione che si terrà nella cattedrale di Tursi e con la lettura del decreto di indizione della visita.