Oggi, sabato 20 novembre, vigilia della solennità di Cristo Re dell’universo e della Giornata per il Seminario della diocesi di Carpi, nella solenne concelebrazione che inizierà alle 20.30 in cattedrale, il vescovo Erio Castellucci conferirà l’ordinazione diaconale al seminarista Francesco Cavazzuti.
Trentanove anni, nipote dell’omonimo don Francesco Cavazzuti, già missionario in Brasile, è cresciuto nella parrocchia del Corpus Domini a Carpi. Laureato in medicina veterinaria, per una decina di anni ha lavorato nel settore dell’allevamento, un’esperienza professionale che, insieme al servizio come educatore all’oratorio Eden, ha contribuito ad alimentare in lui la “scintilla” della vocazione alla sequela di Cristo con il dono di tutto se stesso. Nel 2016 è entrato nella comunità del Seminario di Modena e Carpi, dove, sotto la guida dei formatori, ha iniziato il cammino di discernimento ricevendo i ministeri del lettorato e dell’accolitato. Ha svolto servizio pastorale nelle parrocchie di San Nicolò a Carpi, Limidi di Soliera e di Mirandola, comunità quest’ultima dove tutt’oggi opera. Frequenta attualmente il sesto anno di Teologia. Per lui il ministero del diaconato sarà un passaggio in vista dell’ordinazione presbiterale. “Il diaconato – afferma Cavazzuti – è anche definito ‘ministero della soglia’, poiché il diacono è segno della presenza della Chiesa in particolare nelle zone marginali, laddove si vive la povertà, la sofferenza, la malattia, lungo la strada. Da parte mia, ricevendo l’ordinazione diaconale da celibe, assumo la promessa del celibato per la mia vita. Che non è la rinuncia ad amare, ma l’impegno a fare di questa condizione, con l’aiuto del Signore, uno spazio fecondo per accogliere le persone che incontrerò e che mi saranno affidate”.