“Oggi il mondo ospita la più numerosa generazione di giovani della storia. Purtroppo, milioni di bambini nel mondo, di cui 18 milioni nell’Ue, vivono ancora in condizioni di povertà o esclusione sociale. Molti di più sono a rischio, poiché i bambini continuano a essere i primi a soffrire dell’impatto socio-economico della pandemia di Covid-19. Lo si legge in una dichiarazione congiunta della Commissione europea e dell’Alto rappresentante Josep Borrell in vista della Giornata mondiale dell’infanzia del 20 novembre. “Si stima che 466 milioni di bambini in tutto il mondo non abbiano accesso all’apprendimento a distanza. Molti hanno abbandonato definitivamente la scuola, compromettendo le loro possibilità di vita, il benessere, lo sviluppo e la protezione”. La nota diffusa a Bruxelles sottolinea che “ogni bambino dovrebbe godere degli stessi diritti e vivere libero da discriminazioni e intimidazioni di qualsiasi tipo”. In questo senso “l’Ue sostiene l’istruzione in circa 100 Paesi in tutto il mondo, collaborando con i Paesi partner per ridurre al minimo l’impatto della pandemia e facilitare un ritorno a scuola in sicurezza”. La Commissione europea aumenterà gli investimenti nell’istruzione in Africa subsahariana, America Latina e Caraibi, Asia e Pacifico, per oltre 6 miliardi di euro entro il 2027. L’obiettivo sarà di “rafforzare i sistemi educativi per fornire un’istruzione di qualità inclusiva ed equa per tutti”.