“La scuola non può avere l’esclusiva in tema di crescita delle nuove generazioni”. Secondo l’indagine dell’Istituto Demopolis per l’impresa sociale “Con i Bambini”, “Gli italiani e la povertà educativa minorile – Ascoltiamo le comunità educanti”, “oggi appena 2 cittadini su 10 concordano sull’assunto che la scuola sia l’unica istituzione deputata alla crescita dei ragazzi. Matura invece la convinzione, in quasi 8 italiani su 10, che la responsabilità della crescita dei minori sia di tutta la comunità. Particolarmente sensibili sulle potenzialità di una comunità educante si rivelano i genitori di figli minori (81%); il dato cresce al 90% in seno al segmento degli insegnanti intervistati. Una consapevolezza che si rafforza nel corso del tempo tra l’opinione pubblica”. Con un dato di oltre 30 punti superiore rispetto a quello rilevato da Demopolis nel novembre 2019, “oggi per il 78% degli italiani la responsabilità della crescita dei minori è di tutta la comunità”.
Attraverso un focus esplorativo, inoltre, è stato analizzato un segmento pilota di genitori coinvolti in progetti selezionati da “Con i Bambini”. Fin dalle fasi di ascolto qualitativo degli adulti interessati dalle attività, come nella successiva verifica campionaria, emerge che, in virtù dei progetti, “crescono le specifiche sensibilità in tema di povertà educativa, si concretizza una fattiva alleanza degli adulti a supporto dei piccoli, si sanano le fragilità dei minori, emerge netto il valore della ‘comunità educante’. I genitori intervistati testimoniano come i ragazzi frequentino con piacere le attività extrascolastiche, promosse dalle organizzazioni del Terzo Settore in collaborazione con le scuole”. E ben oltre le acquisizioni connotanti le specifiche iniziative, “bambini e adolescenti con i laboratori e le iniziative extrascolastiche maturano, evolvono. Per la maggioranza assoluta degli intervistati, i ragazzi acquisiscono autostima (60%), spirito di gruppo (56%), senso di comunità (55%), imparano a rispettare le regole (53%). Un genitore su due segnala come i figli abbiano scoperto talenti e passioni che non avevano ancora sperimentato. Ma i ragazzi maturano anche responsabilità personale (43%), interesse per le cose (39%), e migliorano nell’impegno per la scuola (32%)”.
In seno a questo segmento di famiglie coinvolte in progetti promossi da “Con i Bambini”, “cresce al 64% la convinzione che – dopo i mesi di emergenza Covid-19 – l’azione di contrasto alla povertà educativa sia oggi, rispetto a due anni fa, ancora più importante. E sale all’83% la consapevolezza che la responsabilità della crescita dei minori sia di tutta la comunità. In questo segmento pilota di adulti, il minore diviene centrale nelle dinamiche di comunità, nella convinzione che dai più piccoli passi la progettazione del futuro del Paese”.