“Papa Francesco ha due tipi di nemici: quelli interni, che temono lo scandalo commesso magari da uno di loro, e quelli esterni, che temono un Papa che cerca di portare avanti alcuni principi chiave della religione: uno su tutti, lo sguardo agli ultimi”. Lo ha detto Peter Gomez, direttore de “Il fatto quotidiano”, intervenuto stasera all’Università Lumsa alla presentazione del libro del suo vaticanista, Francesco Grana, “Cosa resta del papato. Il futuro della Chiesa dopo Bergoglio” (Edizioni Terra Santa). “Nella nostra società i poveri non vanno di moda”, ha proseguito il direttore: “E invece Papa Francesco dice cose molto forti, soprattutto sugli ultimi, ma i media non quando parla di queste cose non gli danno molto spazio”. Gomez ha citato la supplica solitaria in piazza San Pietro del 20 marzo 2020 per la fine della pandemia e ha fatto notare che per Bergoglio “parlare degli ultimi vuol dire anche parlare del creato, della pace, del mondo che non può andare avanti così se noi continuiamo a sfruttarlo in questo modo. Tutte cose che sono viste dal mondo laico come una forte utopia. Ma la grande forza di questo Papa è pensare che questa utopia possa realizzarsi in terra”.