Sette Regioni e una Provincia autonoma in uno scenario di rischio Covid; particolare allarme per il Nord-est. È la fotografia scattata dal 74° Instant Report Covid-19, iniziativa settimanale dell’Alta scuola di economia e management dei sistemi sanitari (Altems) dell’Università Cattolica – campus di Roma – di confronto sistematico sull’andamento della diffusione del Sars-CoV-2 a livello nazionale. L’indice di rischio messo a punto da di Altems tiene conto di: quota dei nuovi positivi tra i testati, incidenza dell’infezione (numero di nuovi casi), stress sulle terapie intensive, mortalità e proporzione di popolazione non vaccinata.
“Ognuna di queste dimensioni – spiega Americo Cicchetti, direttore Altems – rappresenta un elemento su cui porre particolare attenzione nel monitoraggio dell’epidemia, ed è utile poter disporre di un indice che consente di leggerle insieme, il cui valore dovrebbe idealmente tendere al valore 1”. Il Friuli-Venezia Giulia, “con un valore pari a 11,16 è spinto dall’incidenza, dalla proporzione dei nuovi casi tra i testati e dalla mortalità”. La Provincia autonoma di Bolzano “con un valore pari a 9,57 è spinta dall’incidenza, dalla proporzione dei nuovi casi tra i testati, dalla mortalità e dalla proporzione di popolazione non vaccinata”. Il Veneto “con un valore pari a 7,73 è spinto dall’incidenza e dalla proporzione dei nuovi casi tra i testati”. La Val d’Aosta “con un valore pari a 7,14 è spinta dall’incidenza, dalla proporzione dei nuovi casi tra i testati, dalla mortalità e dalla proporzione di popolazione non vaccinata. La Campania con un valore pari a 6,53 è spinta dalla proporzione dei nuovi casi tra i testati”. L’Emilia-Romagna “con un valore pari a 6,45 è spinta dall’incidenza e dalla proporzione dei nuovi casi tra i testati”. Il Lazio “con un valore pari a 5,83 è spinto dall’incidenza e dalla proporzione dei nuovi casi tra i testati. La Liguria con un valore pari a 5,19 è spinta dall’incidenza e dalla proporzione dei nuovi casi tra i testati”.