Elaborare linee guida e protocolli condivisi; prevedere una risposta che includa un’accoglienza specializzata dei bisogni delle vittime; disegnare programmi educativi e di prevenzione innovativi e dedicati anche ai più piccoli, che includano le famiglie e gli adulti di riferimento. Sono alcune delle raccomandazioni finali fornite dal presidente di Telefono azzurro, Ernesto Caffo, nel corso del convegno “Il diritto di fidarsi. La sfida di rendere sicuro il rapporto di bambini e adolescenti con gli adulti di fiducia” che si è svolto a Roma. “Il numero di segnalazioni di abusi sessuali a danno di minori a livello globale è quadruplicato nell’aprile 2020 rispetto all’aprile 2019 – ha sottolineato Caffo -. Il Consiglio d’Europa stima che 1 bambino su 5 in Europa sia vittima di una qualche forma di abuso sessuale online e offline. E in Italia, secondo l’ultima indagine Istat, tra i reati a sfondo sessuale contro i minorenni, il numero delle vittime che ha denunciato l’accaduto è pari a 1.418 individui; tra questi l’incidenza delle ragazze è tre volte superiore a quella dei ragazzi (319 maschi contro circa 1.099 ragazze)”. Al convegno sono arrivati anche i messaggi del segretario di Stato della Santa Sede, cardinale Pietro Parolin, del presidente della Cei, cardinale Gualtiero Bassetti e del cardinale Sean O’Malley, presidente della Pontificia Commissione per la tutela dei minori . “Mi associo spiritualmente al significativo evento e auspico che esso susciti una sempre maggiore sensibilizzazione a livello generale – dice il cardinale Parolin – e un più incisivo impegno per la formazione di quanti rivestono ruoli educativi nei riguardi dei minori, al fine di estirpare ogni forma di abuso sessuale, di coscienza e di potere”. “Costituisce motivo di grande sofferenza il costatare le violenze a cui spesso sono soggetti i più fragili e gli indifesi”, scrive il cardinale Bassetti. Telefono azzurro ha aiutato 508 minori nel 2021, 486 i casi gestiti e 207 le agenzie/autorità interessate. Riguardo all’abuso sessuale offline: 169 minori coinvolti: +22% rispetto al 2020. Il 49% dei casi sono tra le mura domestiche, nel 41% i presunti responsabili sono i genitori dei minori vittime. Abuso sessuale online: 157 minori coinvolti: triplicati rispetto al 2020. 67% dei presunti responsabili sono estranei ai minori vittime.