“Sempre Gesù va verso le periferie, e questo ci da tanta fiducia, perché conosce le periferie del nostro cuore, della città anonima, della nostra società, della nostra famiglia, quella parte un po’ oscura che noi non facciamo vedere per vergogna”. Lo ha detto, a braccio, il Papa, nella prima catechesi, pronunciata in Aula Paolo VI, dedicata alla figura di San Giuseppe, nell’anno speciale a lui dedicato. “Sotto questo aspetto, la società di allora non è molto diversa dalla nostra”, ha commentato Francesco: “Anche oggi esistono un centro e una periferia. E la Chiesa sa che è chiamata ad annunciare la buona novella a partire dalle periferie”. “Gesù va a cercare i peccatori, entra nelle loro case, parla con loro, li chiama a conversione”, ha detto il Papa ancora a braccio: “Gesù è rimproverato per questo dai dottori della legge: ‘Guarda, questo maestro mangia con i peccatori, si sporca… Ma va a cercare anche quelli che il male non lo hanno fatto ma lo hanno subito: i malati, gli affamati, i poveri, gli ultimi. Va a cercare i peccatori che hanno fatto del male e coloro che non hanno fatto del male e lo hanno subito”.