Diocesi: Modena, chiude il bar dell’oratorio di Vignola. “Ingiustificabili reazioni sproporzionate e offensive”

“Comprensibili reazioni di disappunto, ma anche ingiustificabili reazioni sproporzionate e offensive verso chi porta il peso delle responsabilità di scelte maturate e condivise”. Così la diocesi di Modena commenta con una nota quanto si è verificato in seguito alla decisione di cessare l’attività del bar e del rapporto lavorativo ad esso legato. Una scelta condizionata dall’emergenza sanitaria. “Sebbene la responsabilità civile e penale della gestione dell’oratorio ricadano sul parroco, le decisioni prese e quelle che si dovranno prendere non sono il frutto di una sua riflessione individuale, ma del coinvolgimento degli organi di partecipazione parrocchiale e diocesani; per giungere a queste decisioni vengono richiesti e forniti dati ed è studiata con competenza e spirito di discernimento ecclesiale la realtà dei fatti. È dovere di giustizia – si legge nella nota – ribadire la lealtà e la correttezza con cui il parroco e la parrocchia hanno portato avanti, insieme alla diocesi, il discernimento sulla realtà e la condivisione della progettualità futura”.
Soffermandosi sulle contestazioni degli ultimi giorni, la diocesi afferma che “se è normale e democratico esprimere anche pubblicamente disagio, sofferenza e disaccordo, non è ammissibile irridere e tentare di ledere la buona fama delle istituzioni e delle persone”. “Chi lo fa mostra di ignorare la complessità dei fatti, oltre ad alimentare climi diseducativi per i più giovani, in netto contrasto con l’espresso desiderio di valorizzare un luogo ‘educativo’. Al di là delle intenzioni dei singoli, queste reazioni rischiano di intralciare e rallentare i progetti di potenziamento dell’oratorio, che si vuole coinvolgano coloro che con spirito costruttivo e comunionale desiderano continuare a fare di esso il cuore pulsante e il centro pastorale di Vignola”.

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