Colombia: vescovo di Istmina-Tadó riceve la salma dell’ex sindaco di Alto Baudó, rapito dall’Eln oltre due anni fa. “Ogni sequestro lede dignità umana”

In un messaggio diffuso ieri, il vescovo di Istmina-Tadó (Colombia, dipartimento occidentale del Chocó), mons. Mario de Jesús Álvarez Gómez, ha riferito di aver ricevuto le spoglie dell’ex sindaco di Alto Baudó, Tulio Mosquera Asprilla, rapito da più di due anni, la cui morte era stata resa nota il 5 novembre attraverso un comunicato del gruppo armato Eln (Esercito di liberazione nazionale).
“Mi addolora informare l’intera famiglia di Tulio Mosquera Asprilla; moglie, figli, padre, fratelli, parenti, gli abitanti di Alto Baudó, gli amici del Chocó e tutta l’opinione pubblica, che oggi, ritrovando le sue spoglie mortali, viene posta la fine, in modo particolare, al doloroso incubo iniziato per lui il 24 agosto 2019”.
Il presule, nel messaggio, condanna la pratica del sequestro come mezzo di fatto per raggiungere qualsiasi obiettivo, aggiungendo che “questo lede profondamente la dignità umana e va oltre i diritti fondamentali di ogni persona”.
Come riferito dal vescovo, la salma di Mosquera è stata ricevuta dal Comitato internazionale della Croce Rossa (Cicr) e, attraverso di lui, dalla Chiesa cattolica, che a sua volta l’ha consegnata all’Ufficio del difensore civico e alle autorità di polizia, per l’espletamento della relativa procedura. Mons. Álvarez Gómez ha affermato che l’atto umanitario è stato fatto con “amore, generosità, con un alto senso del Vangelo e dell’umanità”. E nell’impartire la sua benedizione, ha ammonito che senza Dio la speranza e il desiderio di pace non troveranno mai compimento.
Secondo la versione del gruppo guerrigliero dell’Eln, Mosquera Asprilla è annegato mentre cercava di attraversare un fiume. La salma è stata portata in Medicina legale per accertare le cause del decesso.

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