La Conferenza episcopale dell’Uruguay, riunita in assemblea plenaria, ha rieletto il presidente uscente, mons. Arturo Fajardo, vescovo di Salto, per il periodo 2022-2024. La vicepresidenza sarà assunta dal card. Daniel Sturla, arcivescovo di Montevideo, e segretario generale sarà mons. Heriberto Bodeant, vescovo di Canelones.
L’intera Chiesa uruguaiana si è, poi, riunita domenica scorsa, assieme ai loro vescovi, nel santuario nazionale della Vergine dei Treinta y Tres, per onorare la patrona dell’Uruguay. Al santuario sono convenuti circa 3.500 pellegrini da tutto il Paese e più di cento sacerdoti.
Nella sua omelia, mons. Fajardo ha mostrato la sua gioia per un momento che non si è potuto realizzare dopo il 2019 a causa della pandemia di Covid-19. Per questo ha insistito sul fatto che “in mezzo alle tempeste, ai dubbi e alle angosce del presente vogliamo affermare le nostre radici, fare un ricordo grato, siamo il popolo della memoria”.
Il presule ha evidenziato le radici mariane del Paese, affermando che nella piccola immagine della Vergine di Treinta y Tres, di origine guaraní, “si fondono fede, storia e cultura del nostro popolo”. Il presidente dell’episcopato, nella Giornata dei poveri, ha sottolineato la “sfida nel costruire una patria dove possiamo trovare Gesù in ogni fratello, specialmente nei poveri, negli ammalati, negli abbandonati”. Ha anche fatto riferimento alla necessità di camminare insieme, perché “questa è la sinodalità, la proposta di Papa Francesco”.