Africa: Padova, oggi il Meeting del Cuamm per festeggiare i 70 della ong. Intervenuti il vescovo Cipolla, Gentiloni e Di Maio

(Foto: Medici con l'Africa Cuamm)

Si è tenuto oggi a Padova, al Gran teatro Geox, l’Annual Meeting di Medici con l’Africa Cuamm. Un grande evento che ha riunito istituzioni, sostenitori, medici, operatori e amici del Cuamm per festeggiare i 70 anni della ong padovana (un anno in ritardo a causa del Covid-19), per raccontare l’impegno in Africa e per rilanciare su un nuovo grande intervento. Il meeting ha offerto l’occasione per presentare i risultati del grande programma “Prima le mamme e i bambini. 1.000 di questi giorni”, che si è concluso dopo 5 anni, con 1.495.215 visite pre-natali effettuate; 331.178 parti assistiti; 10.837 bambini malnutriti gravi curati, e anche il nuovo intervento che punterà l’accento sulle “Persone e le competenze”, perché da sempre la formazione delle risorse umane è una delle priorità del Cuamm. Un grande programma che interesserà: 8 Paesi, 14 ospedali che si pone diversi obiettivi: 500.000 parti assistiti, 16.000 bambini malnutriti, 1.500 manager sanitari, 500 specializzandi italiani e africani, 100 ricerche operative da realizzare.
“Il Cuamm ha compiuto 70 anni di servizio all’Africa, di servizio alle mamme e ai bambini, ma anche di servizio al nostro desiderio e bisogno di essere uomini e donne che trovano un senso nella loro vita proprio nel diffondere e nel coltivare il bene”, ha sottolineato il vescovo di Padova, mons. Claudio Cipolla, presidente del Cuamm.
Paolo Gentiloni, commissario all’economia dell’Unione europea, ha detto: “L’Europa sta lavorando nella lotta contro la pandemia. Possiamo annunciare che saranno 200 milioni le dosi che l’Unione europea si impegnerà a donare all’Africa. È necessario ora poter lavorare per produrre i vaccini in Africa e per questo si lavora per 3 hub di produzione vaccinale nel continente. Bisognerebbe dire anche vaccini ‘con’ l’Africa, fabbricati in Africa e distribuiti grazie a una rete fantastica come quella del Cuamm. Purtroppo non c’è ancora la consapevolezza che al di là dell’emergenza del Covid è necessario porre la nostra attenzione anche sullo sviluppo sostenibile dell’Africa. Avremo una responsabilità politica e morale terribile se non riusciremo a sollevare l’Africa dalla batosta che potrebbe arrivare da questa pandemia. E l’Unione europea cercherà di impegnarsi, di spingere su questo”.
Luigi Di Maio, ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, ha posto l’accento su tre punti: “L’Africa ha solo 3% delle emissioni nocive, ma sta pagando il più grande scotto dei cambiamenti climatici”, ma “più i cambiamenti climatici si abbattono sull’Africa, più aumentano terrorismo, problemi sanitari e di sicurezza”. C’è poi la questione del debito: “La pandemia ha fatto aumentare il debito di tutti i Paesi e in particolare di quelli in difficoltà. L’Italia ha messo a disposizione 4 miliardi di euro, il 20% di tutti i diritti di prelievo speciali che ha sul Fondo monetario internazionale per eliminare il credito che aveva nei confronti dei Paesi africani”. Infine, ha ricordato, “abbiamo approvato, in Consiglio dei ministri, la nuova legge di bilancio, dal 2022 al 2026, ogni anno aumenteremo i fondi per la cooperazione allo sviluppo di più di 100 milioni di euro, per arrivare all’obiettivo che è avere il 7% dei fondi per la cooperazione allo sviluppo rispetto al Reddito nazionale lordo. Un obiettivo europeo”.

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