“Grazie ai poveri che aprono il cuore per darci la loro ricchezza e guarire il nostro cuore ferito. Grazie per questo coraggio”. Lo ha detto il Papa, al termine del discorso nella basilica di Santa Maria degli Angeli di Assisi, luogo dell’incontro con 550 poveri di tutta Europa in vista della Giornata mondiale a loro dedicata, che si celebra dopodomani. “Grazie, Etienne, sei stato docile al lavoro dello Spirito Santo”, l’omaggio a colui da cui è nata l’idea di Francesco di istituire la Giornata: “Grazie a questi anni di lavoro e di testardaggine, e di portare il Papa ad Assisi”. “Qui alla Porziuncola, San Francesco ci insegna la gioia che viene dal guardare a chi ci sta vicino come a un compagno di viaggio che ci capisce e ci sostiene, così come noi lo siamo per lui o per lei”, ha fatto notare il Santo Padre: ”Questo incontro apra il cuore di tutti noi a metterci a disposizione gli uni degli altri, ad aprire il cuore, per rendere la nostra debolezza una forza che aiuta a continuare il cammino della vita, per trasformare la nostra povertà in ricchezza da condividere, e così migliorare il mondo”. “Grazie a tutti, vi porto nel mio cuore!”, l’omaggio finale: “E, per favore, non dimenticate di pregare per me, perché io ho le mie povertà, e tante”.