Papa ad Assisi: “saperci accontentare di quel poco che abbiamo e dividerlo con gli altri”

(Foto Vatican Media/SIR)

“Assisi non è una città come le altre: Assisi porta impresso il volto di San Francesco”. Sono le prime parole pronunciate dal Papa ad Assisi, dove incontra i poveri per la quinta Giornata mondiale a loro dedicata, che ricorre dopodomani. “Pensare che tra queste strade lui ha vissuto la sua giovinezza inquieta, ha ricevuto la chiamata a vivere il Vangelo alla lettera, è per noi una lezione fondamentale”, ha proseguito Francesco nel discorso pronunciato nella basilica di Santa Maria degli Angeli. “Saperci accontentare di quel poco che abbiamo e dividerlo con gli altri”: è uno degli insegnamenti di San Francesco, tratto da uno dei Fioretti preso ad esempio dal Santo Padre: “Fatti di vita che valgono più delle prediche”. “Lui e fra Masseo si erano messi in viaggio per raggiungere la Francia, ma non avevano portato con sé provviste”, ha raccontato il Papa: “A un certo punto dovettero cominciare a chiedere la carità. Francesco andò da una parte e fra Masseo da un’altra. Ma, come raccontano i Fioretti, Francesco era piccolo di statura e chi non lo conosceva lo riteneva un ‘barbone’; invece fra Masseo ‘era un uomo grande e bello’. Fu così che San Francesco riuscì a stento a raccogliere qualche pezzo di pane raffermo e duro, mentre fra Masseo raccolse dei bei pezzi di pane buono. Quando i due si ritrovarono si sedettero per terra e su una pietra misero quanto avevano raccolto. Vedendo i pezzi di pane raccolti dal frate, Francesco disse: ‘Fra Masseo, noi non siamo degni di questo grande tesoro’. Il frate, meravigliato, rispose: ‘Padre Francesco, come si può parlare di tesoro dove c’è così tanta povertà e mancano anche le cose necessarie?’. Francesco rispose: ‘È proprio questo che io reputo un grande tesoro, perché non c’è nulla, ma quello che abbiamo è donato dalla Provvidenza che ci ha dato questo pane’”.

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