In Sardegna c’è il Bed Manager perché i posti letto siano utilizzati senza inappropriatezza e nel migliore dei modi, c’è il controllo dei farmaci nelle terapie neonatali per evitare errori di somministrazione e dati anche la natura del territorio, la tecnologia sviluppa controlli remoti dei dispositivi impiantabili come elettrostimolatori cardiaci e defibrillatori automatici impiantabili. Lo rileva la Fnopi – Federazione nazionale Ordini professioni infermieristiche, nella sesta tappa del suo congresso itinerante che sta toccando la Sardegna.
La Sardegna è Regione a statuto speciale e negli anni, pur essendo una Regione geograficamente vasta, registra una relazione bassa di infermieri rispetto ad altre Regioni. Secondo le stime Fnopi (che non tengono conto delle immissioni di personale per la pandemia in quanto assunto con contratti flessibili e quindi ancora precario), mancano 920 infermieri sul territorio e 855 negli ospedali.
Non mancherà durante la tappa il confronto con le istituzioni: oltre a numerosi esponenti della politica locale che hanno garantito la loro presenza, dal presidente del Consiglio regionale Michele Pais al rettore dell’università degli studi di Sassari Gavino Mariotti. Verrà inoltre inaugurato, nel Comune di Villamassargia, il primo “Museo internazionale dell’arte filatelica infermieristica” e verranno premiati “esempi virtuosi di professionalità sull’isola”, come il Bed Management a Sassari, il Percorso clinico assistenziale di dimissione post ospedaliera (Pcad-Covid-19) nell’area Nord, il monitoraggio remoto dei dispositivi cardiaci impiantabili avviato nella Uoc al “Nostra Signora di Bonaria” di San Gavino Monreale.