Quest’anno, per la prima volta, la Giornata mondiale della gioventù a livello diocesano verrà celebrata nella solennità di Cristo Re dell’Universo il prossimo 21 novembre. Le diocesi italiane si stanno preparando e stanno organizzando incontri e celebrazioni in vista di questo appuntamento. A ricordarlo, dalla propria home page, è il Servizio nazionale per la pastorale giovanile della Cei (Snpg): “Il testo, firmato dal Papa nella festa dell’Esaltazione della Santa Croce, si iscrive nel ciclo dei tre messaggi che accompagnano i giovani nel cammino tra la Gmg di Panama 2019 e quella di Lisbona 2023, tutti incentrati sul verbo ‘alzarsi’”. Quest’anno, Papa Francesco invita i giovani a meditare sulla conversione di San Paolo, che da “persecutore giustiziere” diventa “discepolo testimone”. Rileggendo l’episodio della conversione, “il Papa guida i giovani alla scoperta dell’amore incondizionato di Dio per ogni uomo. Il Signore – scrive Papa Francesco – sceglie uno che addirittura lo perseguita, completamente ostile a Lui e ai suoi. Ma non esiste persona che per Dio sia irrecuperabile. Attraverso l’incontro personale con Lui è sempre possibile ricominciare. Nessun giovane è fuori della portata della grazia e della misericordia di Dio”. Papa Francesco offre ai giovani anche alcune indicazioni concrete su come “alzarsi” e “diventare testimoni” nei confronti dei tanti coetanei che incontrano “sulle ‘vie di Damasco’ del nostro tempo”, tra le quali: “alzati e testimonia l’amore e il rispetto che è possibile instaurare nelle relazioni umane”; “alzati e testimonia che le esistenze fallite possono essere ricostruite, che le persone già morte nello spirito possono risorgere”.