Inizia a Prato il cammino verso la beatificazione di Amata Cerretelli. Il desiderio del movimento La Famiglia, appartenente al Terz’Ordine Carmelitano, diventa realtà. Sabato 13 novembre, alle ore 18, nella chiesa di San Domenico, si costituirà il tribunale diocesano nominato dal vescovo Giovanni Nerbini e così prenderà ufficialmente il via il lavoro di raccolta dei documenti e delle testimonianze sulla vita di Amata.
La donna, nata nel 1907 a Campi Bisenzio e scomparsa a Prato all’età di 56 anni, ha dedicato la propria esistenza alla preghiera e all’impegno verso il prossimo. Nel 1948 Amata Cerretelli incontrò, per la prima volta nella basilica del Carmine a Firenze, padre Agostino Bartolini, frate carmelitano, che divenne suo direttore spirituale e con il quale diede vita al movimento laicale La Famiglia, un gruppo presente in tutta la Toscana con oltre un migliaio di fratelli e sorelle. Nella diocesi di Prato si trova il nucleo più numeroso con più di trecento gli aderenti al movimento.
“Padre Agostino, a partire dal 1969, si stabilirà nel convento della Castellina a Sesto Fiorentino – ricorda una nota della diocesi di Prato -. Da qui, il movimento fondato insieme con Amata cresce e si diffonde, vi sono esperienze di vita comunitaria e nascono vocazioni: solo negli ultimi quindici anni si contano dodici sacerdoti nell’ordine carmelitano. Il religioso fu anche un grande appassionato di ciclismo, per anni ha ricoperto l’incarico di padre spirituale della squadra pratese Filotex, chiamata come l’omonima ditta di tappeti e moquette, di proprietà di Ido Gelli. E proprio nella casa della famiglia Gelli, nella zona dei Santi Martiri, al tempo parrocchia di Coiano, ha vissuto Amata Cerretelli”.
Il cammino per la beatificazione di Amata è seguito da Giovanna Brizi, postulatrice generale dell’ordine carmelitano, che a oggi conta più di settanta cause aperte. Sabato 13 novembre l’inchiesta diocesana si aprirà con il giuramento dei membri del tribunale diocesano che avrà il compito di interrogare i testimoni, raccogliere documenti e altro materiale sulla vita della donna. Tutti gli atti raccolti saranno inviati insieme a una relazione finale alla Congregazione per le cause dei santi della Santa Sede per l’apertura vera e propria della causa di beatificazione. Dopo la costituzione del tribunale ci sarà la celebrazione della messa presieduta dal vescovo Nerbini e concelebrata dal vice provinciale dei carmelitani, padre Nicola Sozzi, che è anche vice postulatore della causa.
Tv Prato trasmetterà in diretta, a partire dalle 18, l’apertura dell’inchiesta e la celebrazione eucaristica.