È “stabile l’età mediana dei soggetti che hanno contratto l’infezione da virus Sars-CoV-2 (39 anni) negli ultimi 14 giorni. I valori più alti di incidenza si osservano nella popolazione 0-19, sebbene si continui ad osservare una diminuzione dell’incidenza in tutte le fasce di età”. Lo si legge sul Bollettino di sorveglianza integrata sul Covid-19 pubblicato oggi sul sito di Epicentro, con l’aggiornamento al 6 ottobre, e rilanciato dall’Istituto superiore di sanità (Iss) su Twitter.
“Il numero di casi tra gli operatori sanitari è stabile, anche se, a causa della spiccata diminuzione dei casi nella popolazione generale, la proporzione di casi tra gli operatori sanitari risulta in lievissimo aumento rispetto alla settimana precedente (2,8% rispetto al 2,7%)”, precisa il Bollettino.
Dall’inizio dell’epidemia, “sono stati riportati al sistema di sorveglianza 4.691.032 casi confermati di Covid-19 diagnosticati in Italia dai laboratori di riferimento regionali e 130.508 decessi”.
Il documento ricorda come “la letalità del Covid-19” cresca “con l’aumentare dell’età” e sia “più elevata in soggetti di sesso maschile a partire dalla fascia di età 30-39 anni”.
Inoltre, “la maggior parte dei casi notificati negli ultimi 30 giorni in Italia sono stati diagnosticati in persone non vaccinate”. Infatti, “si osserva una forte riduzione del rischio di infezione da virus Sars-Cov-2 nelle persone completamente vaccinate rispetto a quelle non vaccinate (78% per la diagnosi, 93% per l’ospedalizzazione, 95% per i ricoveri in terapia intensiva e per i decessi)”.