“Cuori pensanti”. Emozioni e razionalità a spiegare una scelta di impegno volontario lunga trent’anni. È questa l’immagine, tratta dai diari di Etty Hillesum, che dà il titolo al docufilm dedicato alle origini di “Fondazione Arché”, trent’anni fa appunto, e realizzato dalle registe Elena Maggioni e Marina Belli. Al centro del racconto vi è il gruppo di giovani volontarie e volontari, oggi adulti, che insieme al vicario della parrocchia Sant’Angela Merici, p. Giuseppe Bettoni, oggi presidente della Fondazione, diedero vita all’associazione Arché nel pieno dell’emergenza Aids per offrire conforto e sostegno ai bambini sieropositivi e alle loro famiglie.
Grazie alle voci dei protagonisti di allora, tra i quali anche due medici come Gian Vincenzo Zuccotti, preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli studi di Milano, o Alessandro Albizzati, direttore dell’Unità di neuropsichiatria infantile dell’Asst Santi Paolo e Carlo, il docufilm ricostruisce i primi passi dell’associazione. In ospedale, a fianco dei bambini ricoverati, ma anche sul territorio per superare quell’isolamento e quello stigma feroce che gravava sulle persone malate e sui loro famigliari.
Alle interviste ad un volontariato, che in diversi casi accompagnava bambine e bambini negli ultimi mesi delle loro vite, si intervallano video d’archivio degli anni ’80 e ’90, immagini del gruppo di giovani e di p. Giuseppe, che pennellano un periodo e danno volti e voci all’impegno di tanti “per inventare ogni giorno la speranza”, come recitava lo slogan dell’associazione. A chiudere il docufilm ci sono gli interventi di alcuni ragazzi e ragazze di oggi che dicono la loro sull’esperienza del volontariato e sul suo immutato valore, come i loro genitori trent’anni fa alle prese con le conseguenze dell’Aids pediatrico.
“Anni densissimi, in cui i giovani e i meno giovani che abbracciavano quell’impegno erano coinvolti in un’avventura che li avrebbe cambiati per sempre – dice p. Giuseppe Bettoni -. La facilità e l’emozione con cui si raccontano in questo documentario testimonia quanto quell’adesione sia stata decisiva nelle loro vite, ma anche quanto loro siano stati importanti nelle vite dei bambini che abbiamo affiancato”.
“Per questo sono ancora dentro Arché – afferma Albizzati, oggi consigliere della Fondazione -, perché questo è un buon modo di fare politica”.
Ogni capitolo di “Cuori pensanti” viene ospitato settimanalmente sulle pagine social (Facebook, YouTube e LinkedIn) di Fondazione Arché, a partire da ieri, giovedì 7 ottobre, quando è stato pubblicato “Aids. La minaccia e lo stigma”.
Fondazione Arché onlus si prende cura di bambini e famiglie vulnerabili nella costruzione dell’autonomia sociale, abitativa e lavorativa offrendo servizi di supporto e cura a Milano, a Roma e a San Benedetto del Tronto. A Milano, attraverso Casa Carla a Porta Venezia e Casa Adriana a Quarto Oggiaro, ospita mamme e bambini con problematiche legate a maltrattamenti, immigrazione, disagio sociale e fragilità personale e offre alloggio temporaneo a nuclei familiari in difficoltà attraverso i suoi appartamenti.