“A quindici anni dalla morte di Anna Politkovskaya, apprezziamo particolarmente che il Comitato per il Nobel riconosca la coraggiosa lotta condotta da Dmitri Muratov e dal suo giornale, Novaya Gazeta, per rivelare gravi violazioni dei diritti umani commesse sul suolo europeo”. Marija Pejčinović Burić, segretario generale del Consiglio d’Europa, ha espresso la sua soddisfazione per il fatto che il Premio Nobel per la pace 2021 sia stato assegnato a due giornalisti, Maria Ressa e Dmitri Muratov, “che sono stati riconosciuti per il loro lavoro in difesa della libertà di espressione”, ha scritto Pejčinović Burić. “La libertà di espressione è uno dei valori fondamentali dell’Europa e un diritto caro agli europei”, ha ancora dichiarato, “come dimostrano la Convenzione europea dei diritti dell’uomo e la giurisprudenza della Corte di Strasburgo”. Tra le congratulazioni europee affidate alla rete, anche quelle del presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, del presidente del Parlamento europeo, David Sassoli (a sua volta giornalista), e dell’Alto rappresentante Ue, Josep Borrell, che ha scritto su Twitter: “I vostri sforzi sono davvero fondamentali per salvaguardare la libertà di espressione; il lavoro dei giornalisti e degli attivisti per la libertà di parola è una pietra angolare per la democrazia e la pace in tutto il mondo”. Per la commissaria Vera Jourova, il premio è “il riconoscimento del loro immenso coraggio” ma anche un riconoscimento del “ruolo cruciale dei giornalisti per la democrazia, oggi più che mai”.