“Insieme a voi, guardiamo verso il futuro, il futuro del nostro progetto europeo, di una società più giusta, più inclusiva e più prospera, continuando a vivere con i nostri valori di libertà e di pace nel nostro continente. Lo so, può sembrare qualcosa di lontano o addirittura di surreale immaginare che le nostre nazioni possano dilaniarsi in guerre fratricide, che i nostri vicini possano diventare improvvisamente i nostri nemici, che a 18 anni avreste potuto indossare un’uniforme e trovarvi sulle linee di demarcazione a Strasburgo, con il fucile alla mano mentre puntate al vostro vicino. Eppure, questo è quello che è successo alle generazioni precedenti. Eppure, solo qualche decennio fa, era una realtà nei Balcani, a due passi da qui”. Il discorso di David Sassoli ai giovani presenti a Eye 2021 è così proseguito: “Penso che sia bene fermarsi un attimo, fare un bilancio, guardare le nostre conquiste, riflettere sulla pace che da 75 anni è assicurata al nostro continente, la nostra moneta unica, un’Europa senza frontiere interne, la libertà e il diritto di muoversi, vivere, lavorare, amare liberamente in ognuno dei nostri 27 Paesi dell’Unione. Che impegno e che tenacia hanno dovuto dimostrare le generazioni precedenti per superare gli orrori e i risentimenti della guerra, per fidarsi l’uno dell’altro, per conoscersi e imparare ad amarsi nelle loro differenze, per volere un futuro comune e per arrivare dove siamo oggi”.
“La Conferenza sul futuro dell’Europa arriva in un momento importante di questo decennio. È proprio questo momento di riflessione che ho richiamato e che il Parlamento si augura. Crediamo che oggi sia urgente guardare dove siamo e dove vogliamo andare insieme. Si tratta di un esercizio senza precedenti perché voi, i giovani, e tutti i cittadini dell’Unione, siete chiamati a contribuire a questo dibattito e a cercare insieme le vie per un futuro comune”. Sassoli ha aggiunto: “La vostra generazione è una generazione impegnata a livello civico e attiva politicamente, come dimostra il gran numero di voi presenti oggi, così come la partecipazione di migliaia di giovani nell’elaborazione delle raccomandazioni per la Conferenza che saranno adottate alla fine di questo fine settimana. Lo dimostra anche la mobilitazione senza precedenti dei giovani durante le ultime elezioni europee del 2019, e i messaggi molto chiari che abbiamo ricevuto: la necessità di proteggere il mondo dal cambiamento climatico, per garantire un futuro sostenibile per tutti noi e per le generazioni a venire”.