Disponibilità di fondi maggiori e costanti, come avviene per la scuola e l’università, e, per colmare il gap con il Nord, presenza anche nelle regioni del Centro-Sud di infrastrutture permanenti dedicate alla filiera formativa. Sono, in estrema sintesi, le richieste al Governo Draghi, all’indomani della cabina di regia Pnrr (Missione 4) su istituzione e ricerca, da parte di Ciofs-Fp nazionale, Forma e Aeca, con i 150 rappresentanti del mondo della formazione provenienti da tutte le Regioni d’Italia per partecipare al XXXIII Seminario Europa, appuntamento annuale di incontro tra tutte le parti del sistema professionalizzante. Gli enti dell’universo della formazione chiedono anzitutto “una effettiva partecipazione dei Centri di formazione professionale alla Rete nazionale delle Scuole professionali, riconoscendo pari dignità tra le Iefp (percorsi di Istruzione e educazione professionale, ndr) e gli Ip (Istituti professionali, ndr) con procedure snelle e semplificate e incisività delle funzioni attribuite”. Occorre inoltre “inserire Iefp nell’attuazione della Misura istruzione e formazione professionale nella Missione 4 del Pnrr e nella nuova programmazione europea; utilizzare i 600 milioni della Missione 5 per il rafforzamento del duale della Iefp, integrando questi fondi con quelli ordinari; ampliare l’offerta per favorire la qualificazione dei neet e aprire l’offerta formativa IeFp e Ifts (Istruzione e formazione tecnica superiore) anche agli adulti, valorizzando l’apprendistato formativo per il reskilling e upskilling”. Obiettivo, “consolidamento e diffusione della filiera formativa”.