La dignità del lavoro “è manifestata dal primo Lavoratore del mondo: Dio. Egli è il grande maestro del lavoro: nel suo atto creatore esprime tutta la dignità del lavoro. Il lavoro degno dell’uomo è collaborazione e continuazione dell’opera di Dio; esso è ‘libero, creativo, solidale e partecipativo’ perché in quanto tale realizza la persona, ne rispetta ed esprime la sua dignità. Lo ricorda la Commissione per i problemi sociali e il lavoro della diocesi di Bolzano-Bressanone in occasione della Giornata mondiale del lavoro dignitoso che si celebra domani. “Il lavoro è degno quando viene prima del risultato economico”, spiega don Flavio Debertol, membro della Commissione diocesana, precisando che il lavoro è “libero quando è bandita ogni forma di schiavitù, di illegalità e sfruttamento, per garantire ad ogni persona la possibilità di dare il meglio di sé, nel rispetto della legge e del bene comune”; è “creativo in relazione alla possibilità per tutti di contribuire all’innovazione non riconducibile al solo aspetto tecnologico”; è “solidale, perché capace di fondare relazioni di reciproco riconoscimento e sostegno, nonché di favorire alleanza tra soggetti diversi per un vero sviluppo di tutta la comunità umana”, infine, è “partecipativo in quanto viene svolto nella consapevolezza che non c’è economia che possa prescindere dal contributo della persona umana”.