La Procura della Repubblica di Avellino e l’Istituto superiore di sanità (Iss) hanno firmato in data odierna un protocollo di intesa che instaura un rapporto di stabile collaborazione fra l’Istituto, organo tecnico del Servizio sanitario nazionale, e l’ufficio giudiziario irpino.
L’intesa è finalizzata “allo scambio di dati ed informazioni derivanti dalla sorveglianza epidemiologica della popolazione residente nella valle del Sabato, con specifico riferimento agli eccessi di mortalità, all’incidenza tumorale e all’ospedalizzazione per le diverse patologie, che ammettono fra i loro fattori di rischio accertati o sospetti l’esposizione a inquinanti”.
“La decisione di rendere sistematica tale collaborazione – si legge in una nota congiunta della Procura e dell’Iss – si inserisce nel quadro dell’attività di ricerca che l’Istituto ha svolto nell’ambito di diversi progetti in tema di ambiente e salute e rappresenta un importante contributo agli strumenti a disposizione del Gruppo di lavoro istituito presso la Procura di Avellino specializzato per il contrasto alle più importanti emergenze ambientali comportanti ricadute sulla salute pubblica”.
In particolare, “l’intesa operativa con l’Istituto permetterà alla Procura di avere una conoscenza sempre aggiornata e approfondita delle più pericolose patologie che affliggono il territorio in questione, in modo da ben calibrare le priorità investigative e indirizzare le attività di indagine verso lo spegnimento di quei focolai che l’analisi medico-statistica individua quali principali responsabili dell’insorgere delle malattie maggiormente diffuse”.
La possibilità di condividere dati, informazioni e contributi scientifici interdisciplinari (anche mediante lo svolgimento congiunto di sopralluoghi ed accertamenti tecnici) contribuirà, inoltre, “a rendere più efficaci ed incisive le stesse investigazioni, ponendo, di conseguenza, la comunità civile nelle condizioni di avere un’informazione esaustiva ed aderente alla realtà dei fatti”.
L’obiettivo strategico è “quello di fare in modo che l’accertamento e la repressione della criminalità ambientale costituisca, al contempo, il primo passo verso la prevenzione dei pericoli per l’ambiente e la salute dei cittadini”.