La decima edizione del Dossier “Indifesa”, presentato oggi, a Roma, da Terre des Hommes, è stata anche l’occasione per presentare alle istituzioni italiane 15 raccomandazioni elaborate con il contributo di un Comitato scientifico di donne provenienti dal mondo dell’economia, dell’attivismo, dello sport, delle scienze applicate, dell’Università e delle istituzioni. “Mettere al centro la voce di ragazze e ragazzi con programmi diretti a sostenere il loro coinvolgimento nelle decisioni che riguardano il proprio presente e futuro, con particolare attenzione alle tematiche di genere”: è la prima raccomandazione, mentre la seconda è “promuovere e finanziare studi, ricerche e documentazioni i cui dati siano disaggregati per genere ed età”. Occorre, poi, “rendere effettivi gli impegni presi con la Strategia europea e la strategia nazionale per la parità di genere e con il Piano nazionale di ripresa e resilienza, monitorando costantemente il raggiungimento degli obiettivi specifici fissati e intervenendo con gli opportuni correttivi in caso di scostamenti dalle previsioni iniziali”. Ancora, “lavorare per rimuovere ogni tipo di ostacolo e discriminazione legislativa basata sul genere” e “migliorare la formazione per gli operatori dei servizi socio-sanitari, delle forze dell’ordine e del corpo docente affinché siano in grado di cogliere in anticipo i segnali di rischio di condizioni che minano i diritti delle bambine e delle ragazze di origine straniera”. Come pure è necessario “stanziare adeguate risorse affinché i centri anti-violenza e anti-tratta possano offrire un’adeguata presa in carico” e “favorire percorsi di formazione professionale mirati a riequilibrare il gender gap”. Serve “introdurre e promuovere nel sistema scolastico programmi di educazione all’affettività e alla diversità”, oltre che “sostenere gli istituti scolastici e le case editrici nella promozione di modelli educativi più inclusivi”. La decima raccomandazione è “sensibilizzare le istituzioni locali verso l’adozione di una nuova memorialistica civica” e l’undicesima “garantire a ragazzi e ragazze spazi e strutture adeguate per praticare sport”. Importante anche “promuovere, attraverso il Servizio Pubblico Radio Televisivo il superamento di ogni forma di stereotipo e discriminazione di genere” e “adottare sempre un’ottica di genere nelle valutazioni per l’allocazione dei finanziamenti”. Le ultime due raccomandazioni sono “farsi promotore nei consessi internazionali della creazione di programmi per prevenire le discriminazioni, gli stereotipi e la violenza di genere” e “fare pressione in contesti internazionali perché tutti i governi del mondo ratifichino le molteplici risoluzioni internazionali che assicurano la tutela dei diritti delle bambine e delle ragazze, compresi i protocolli opzionali”.