Papa Francesco: telegramma di cordoglio per la morte del card. Medina Estevez

“Appresa la notizia della scomparsa del card. Jorge Arturo Medina Estevez, arcivescovo emerito di Valparaiso, esprimo il mio sentimento di vicinanza ai familiari del prelato defunto e ai fedeli della Chiesa che ha servito come pastore”. È quanto scrive il Papa, nel telegramma di cordoglio inviato a mons. Alberto Ortega Martín, nunzio apostolico in Cile, in occasione della morte del cardinale cileno, avvenuta ieri. “Ricordando questo devoto prelato che, durante gli anni e con fedeltà, ha consacrato la sua vita al servizio della Chiesa universale come Prefetto della Congregazione per il culto divino e la Disciplina dei sacramenti – prosegue Francesco – offro preghiere di suffragio per il riposo eterno della sua anima, affinché il Signore Gesù gli ottenga la coloro di gloria che non perisce”.
Il card. Medina Estévez era nato a Santiago del Cile il 23 dicembre 1926. Nella stessa città ha compiuto gli studi primari e secondari al Liceo Alemán e prima di entrare in Seminario ha frequentato la Facoltà di Diritto presso la Pontificia Università Cattolica del Cile. Ha ottenuto anche il titolo di Baccelliere in lettere e in biologia. Entrato nel Seminario Maggiore di Santiago, è stato ordinato sacerdote il 12 giugno 1954. Si è laureato in teologia nel 1955, ha insegnato filosofia nel Seminario fino al 1965 e teologia nella Facoltà della Pontificia Università Cattolica del Cile fino al 1994. Della Facoltà di teologia è stato, per alcuni anni, anche decano. Ed è stato, dal 1974 al 1985, anche Pro-Gran Cancelliere della Pontificia Università Cattolica del Cile. È stato a lungo canonico penitenziere della cattedrale metropolitana di Santiago e, per alcuni anni, giudice del Tribunale ecclesiastico di Santiago. Nel 1962 Papa Giovanni XXIII lo ha nominato perito al Concilio ecumenico Vaticano II, che ha seguito in tutte le sue fasi. È stato anche perito di alcune Commissioni conciliari, soprattutto di quella teologica. Ha collaborato con vari Organismi della Curia Romana. Tra questi, la Commissione di preparazione del Codice di Diritto canonico, a partire dagli anni 1964-1965; la Commissione Teologica internazionale dal 1969; ed infine il Comitato di redazione del Catechismo della Chiesa cattolica, a partire dal 1987. A questo lavoro si è dedicato fino alla promulgazione del Catechismo, avvenuta nel 1992.
Eletto vescovo titolare di Tibili e allo stesso tempo nominato ausiliare di Rancagua il 18 dicembre 1984, ha ricevuto l’ordinazione episcopale da Giovanni Paolo II nella Basilica di san Pietro, nella solennità dell’Epifania del 1985. Nel 1986 è stato nominato amministratore apostolico della diocesi di Rancagua ed il 25 novembre 1987 ne è divenuto vescovo, fino a quando Giovanni Paolo II lo ha nominato, il 16 aprile 1993, vescovo di Valparaíso. Il 21 giugno 1996 Giovanni Paolo II lo ha nominato pro-prefetto della Congregazione per il Culto divino e la disciplina dei Sacramenti. Lo stesso giorno ha rinunciato al governo pastorale della diocesi di Valparaíso. Il 19 settembre dello stesso anno è stato nominato arcivescovo. È divenuto prefetto del dicastero il 23 febbraio 1998, dopo la nomina a cardinale. Dal 1° ottobre 2002 era prefetto emerito della Congregazione per il Culto divino e la disciplina dei Sacramenti.
Da S. Giovanni Paolo II è stato creato e pubblicato cardinale nel Concistoro del 21 febbraio 1998. Ha partecipato al conclave dell’aprile 2005 che ha eletto Papa Benedetto XVI.

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