“I risultati dei nostri studi dimostrano che è indispensabile proteggere le categorie più fragili somministrando la terza dose di vaccino, calibrando i dosaggi o ricorrendo a nuove formulazioni vaccinali adiuvate in grado di potenziare la risposta immunitaria al virus e mantenerla nel tempo”: lo sottolinea Paolo Palma, responsabile di Immunologia clinica e Vaccinologia del Bambino Gesù, commentando i risultati di tre studi condotti dai ricercatori dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù su tre diverse categorie vulnerabili: pazienti affetti da immunodeficienza primitiva, pazienti sottoposti a trapianto di cuore/polmone e un gruppo con trapianto di fegato/rene. “Al tempo stesso è necessario raggiungere una copertura vaccinale quanto più estesa possibile. Il rischio di infezione è maggiore tra i bambini e i ragazzi immunodepressi. Ognuno di noi, con il proprio vaccino, è responsabile anche della loro salute”, aggiunge Palma.
Tutti gli studi confermano la sicurezza del vaccino anti Sars-CoV-2 anche sulle categorie più fragili: nei tre gruppi analizzati, dopo la somministrazione delle dosi sono stati registrati solo effetti collaterali transitori e di lieve entità. In nessun caso è stato necessario il ricovero ospedaliero.