Questa mattina Norcia ha ricordato il terremoto del 30 ottobre 2016 con una serie di iniziative a partire dalle 7,40, ‘ora del sisma’ in piazza San Benedetto, alla presenza di molte Autorità, tra queste il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Valentina Vezzali, il Capo Dipartimento di Protezione Civile Fabrizio Curcio, il Commissario alla Ricostruzione Giovanni Legnini e la Presidente della Giunta Regionale Donatella Tesei. Presenti anche parlamentari umbri, consiglieri ed assessori regionali e rappresentanti delle forze armate, il Prefetto di Perugia Armando Gradone, il vice presidente della Provincia di Perugia Sandro Pasquali e il Sindaco Nicola Alemanno. Ad aprire la commemorazione, riferisce l’ufficio stampa del Comune umbro, la preghiera ai piedi del monumento a San Benedetto, officiata dal parroco don Marco Rufini, alla presenza dei Monaci benedettini. Successivamente al Centro di Valorizzazione è stata avviata la ‘mostra virtuale’ sui progetti “Per una città che si ricostruisce” che rimarrà aperta fino a martedì 2 novembre dalle ore 10 alle 13 e dalle 15 alle 18. Ventinove progetti tra cui il palazzo Municipale, per il quale il prossimo 2 novembre scadrà il termine per la presentazione delle offerte per i lavori, il museo della Castellina, il teatro, l’ospedale, la residenza per gli anziani Ipab “Fusconi, Lombrici, Renzi”, il nuovo Polo Scolastico, le mura urbiche con il restauro di Porta Romana e Porta Ascolana e le chiese con la Concattedrale di Santa Maria e la Basilica di San Benedetto.
“Questo è l’anniversario più importante. Con questa iniziativa vogliamo fare in modo che tutti possano conoscere nel dettaglio i progetti in cantiere che segneranno la rinascita della nostra città – ha detto il Sindaco Alemanno -. La ricostruzione privata ha avuto una importante accelerazione. Per il nostro comune ci attendiamo orientativamente 2500 pratiche di ricostruzione; ad oggi ne abbiamo autorizzate circa mille di cui 860 decreti, tra cui 600 cantieri partiti e 350 conclusi. In questi mesi – ha aggiunto Alemanno – abbiamo lavorato incessantemente di concerto con tutte le istituzioni affinché la semplificazione delle norme possa consentire anche la partenza decisa per la ricostruzione pubblica. Garantire il diritto all’opzione per i nostri giovani è la priorità e il nostro lavoro è orientato affinché possano scegliere di poter rimanere qui”. Hanno portato i loro saluti anche il Sottosegretario Vezzali, il Capo dipartimento Curcio e
la presidente della Giunta regionale Tesei. Il Commissario Legnini ha ribadito l’importanza della “puntualità, serietà e verificabilità delle risposte da dare ai cittadini per quanto riguarda la ricostruzione, ovvero dire quando si inizia e quando si finisce. Non può accadere – ha rimarcato – che le imprese, intanto, facciano lavori per il ‘Bonus 110′ in giro per Italia e poi inizino a lavorare per la ricostruzione. Per scongiurare che ciò accada è necessario coniugare ricostruzione e Superbonus che oltre a rendere gli edifici più sicuri e sostenibili, è il modo migliore per onorare le vittime del sisma e le sofferenze dei cittadini causate dai ritardi che stiamo cercando di recuperare con la semplificazione delle norme”. Nel corso della giornata è stato presentato dal Coordinatore di un cospicuo raggruppamento di studi professionistici, Arch. Carlo Blasi (Comes Studio Associato)e dall’ing. Nicola Berlucchi (studio Berlucchi), l’atteso progetto della Basilica di San Benedetto, approvato a tutti i livelli. La partenza del cantiere è prevista nell’arco di due settimane e il primo passaggio sarà la realizzazione di una copertura dell’edificio. “La ricostruzione avverrà su un edificio che è crollato almeno 3 volte e potrà essere ottimizzata e migliorata con rilievi e analisi attente, con tutti i materiali disponibili – ha detto Berlucchi -. Quello che è rimasto in piedi segnerà la continuità storica della Basilica, prima e dopo il crollo. Nel progetto abbiamo dato valore a qualsiasi superficie perché il loro significato è fondamentale. L’ idea è riproporre la forma e la materia originale, riutilizzando le pietre recuperate, così che possiamo dare ancora più autenticità alla costruzione”.