“Il nostro stare insieme deve essere rimodulato sulla base di uno stile che parte dall’ascolto”. Così mons. Erio Castellucci, arcivescovo-abate di Modena-Nonantola, vescovo di Carpi e vice Presidente della Cei, nel corso del convegno di Ac con i presidenti e assistenti in corso a Roma, dal titolo “Passiamo all’altra Riva”. Mons. Castellucci è stato intervistato sul tema del cammino sinodale dai giornalisti Vania De Luca e Gioele Anni. “Non c’è una esperienza di Chiesa davvero conciliare alle spalle: o la Chiesa viene intesa in senso monarchico assoluto oppure come un club più o meno democratico”, commenta. “Gesù cosa ha fatto con i dodici? Non ha usato uno stile assoluto ma nemmeno ha messo tutto ai voti. La vera natura della Chiesa è sinodale”. Sull’ascolto del popolo di Dio aggiunge: “Il Papa sta convocando il terzo concilio a pezzi. Concretamente significa che tutti devono avvertire l’invito, ma proprio tutti non solo i battezzati. concretamente significa che coloro che sono operatori pastorali devono non solo fare Sinodo fra loro ma diventare punti di riferimento ovunque, là dove è possibile”.