G20: Coldiretti, omaggio vino e olio salva dieta mediterranea sotto attacco del nutriscore

“La decisione di omaggiare i grandi della Terra con bottiglie di vino o olio non è solo un importante azione di promozione del Made in Italy agroalimentare all’estero dove raggiungerà a fine anno il record storico di 52 miliardi ma anche un preciso segnale politico a difesa della dieta mediterranea sotto attacco del nutriscore e delle etichette allarmistiche sulle bottiglie di vino”. È quanto afferma la Coldiretti nell’apprezzare la scelta della Presidenza italiana di omaggiare gli ospiti del G20 con una magnum di Amarone o in alternativa di Olio extravergine ligure assieme a un pacco di caffè per i partecipanti di fede islamica. La scorsa settimana il presidente del Consiglio Mario Draghi aveva infatti anticipato che – riferisce la Coldiretti – “il governo è totalmente consapevole della gravità che l’introduzione del ‘nutriscore’ possa rappresentare e costituire per la nostra filiera produttiva agroalimentare ed e pienamente impegnato nella sua tutela” nella sua replica alla Camera in vista del Consiglio europeo. Con l’etichettatura ‘nutriscore’ francese come quella a semaforo adottata in Gran Bretagna si rischia infatti di promuovere cibi spazzatura con edulcoranti al posto dello zucchero e di sfavorire – sostiene la Coldiretti – elisir di lunga vita come l’olio extravergine di oliva considerato il simbolo della dieta mediterranea, ma anche specialità come il Grana Padano, il Parmigiano Reggiano ed il prosciutto di Parma. Si tratta di etichette a colori che – precisa la Coldiretti – si concentrano esclusivamente su un numero molto limitato di sostanze nutritive (ad esempio zucchero, grassi e sale) e sull’assunzione di energia senza tenere conto delle porzioni risultato così fuorvianti, discriminatorie ed incomplete escludendo paradossalmente dalla dieta alimenti sani e naturali che da secoli sono presenti sulle tavole per favorire prodotti artificiali di cui in alcuni casi non è nota neanche la ricetta”. “Un modello che potrebbe essere adottato anche in India, mentre in Sudamerica rischia di fare scuola il bollino nero cileno che – prosegue Coldiretti – sconsiglia di fatto l’acquisto di prodotti come il Parmigiano, il Gorgonzola, il prosciutto e, addirittura, gli gnocchi, e a cui potrebbe guardare il Brasile mentre l’Australia si potrebbe dotare presto di un sistema a stelle (Health star rating) che come il nutriscore sui basa sulla presenza di determinate sostanze in 100 grammi di prodotto.

 

 

 

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