“Non solisti per quanto eccellenti, ma un’orchestra che sa far risuonare la musica di Dio, che è sempre di misericordia, giustizia, pace e riconciliazione”. È l’esortazione rivolta dal card. Leonardo Sandri, prefetto della Congregazione per le Chiese orientali, ai religiosi e alle religiose di Damasco e del sud della Siria, incontrati ieri nella capitale siriana, nell’ambito della sua visita nel Paese. “Il confronto e il riferimento – ha detto il prefetto – sia sempre al contesto della vostra comunità religiosa, tra le diverse case che avete aperte nel territorio siriano, in dialogo rispettoso con i vescovi delle diverse Chiese cattoliche, ma sia capace pure di un agire ‘sinodale’, cioè di cammino insieme, attraverso anche momenti di condivisione, aggiornamento e programmazione che in diversi ambiti possono essere portati avanti nell’ambito della auspicata Conferenza dei religiosi e religiose in Siria”. Tre le consegne lasciate dal card. Sandri ai presenti: “Portate la ricchezza della vostra esperienza, il vostro impegno nei diversi ambiti scolastico, assistenziale, caritativo, pastorale e fatela fluire dentro il cammino sinodale. Ciò che vedete anche che non funziona, ditelo sempre con chiarezza per edificare la Chiesa e le vostre comunità”. La seconda: “Siate persone liete e contente. Nonostante le violenze, le oscurità che avete visto e attraversato, prendete sul serio il dono della gioia cristiana, che niente e nessuno può togliere”. La terza, rivolta alle religiose: “Siate madri per i sacerdoti: dovete aiutarli. Alcune cose che vedete e che non vanno bene siete più capaci voi di dirle a loro, con lo stile giusto e la parola giusta. Lavorate insieme e tra di voi, che si instauri la sinodalità della vita religiosa: come profezia della vita futura di cui la vostra consacrazione è testimonianza”.