In questi giorni è in corso un sondaggio tra le oltre duemila comunità cristiane appartenenti alla Chiesa cattolica, protestante, veterocattolica e Chiesa morava, per raccogliere valutazioni e suggerimenti su “come plasmare la Chiesa dopo i tempi del coronavirus”. Promotrice dell’iniziativa è Actie Kerkbalans, l’ente che si occupa della campagna annuale con cui si raccolgono le risorse economiche con cui vivono le Chiese. “Negli ultimi due anni, le comunità hanno investito massicciamente in soluzioni creative e digitali per iniziative da remoto”; ora si tratta di capire “cosa hanno imparato e cosa vorrebbero conservare i fedeli per il futuro”, spiegano i promotori. Ai fedeli è chiesto di compilare un veloce questionario su come viene vissuta la propria appartenenza a una comunità di fede e su cosa ritengono utile resti anche con la fine delle limitazioni, in particolare rispetto alle celebrazioni e funzioni in streaming oppure le riunioni e i contatti mediati dalle piattaforme digitali, ma anche in che direzione dovrebbe andare la chiesa del futuro.
Nel sondaggio, si chiede anche un’opinione su Actie Kerkbalans, sulle ragioni per cui sostengono economicamente o meno la propria comunità locale.