L’Unione europea “condanna fermamente il colpo di Stato militare nella Repubblica del Sudan e la detenzione illegale del primo ministro, di diversi ministri, dei leader delle Forze della libertà e del cambiamento e di altri rappresentanti della società civile; devono essere rilasciati immediatamente”. Lo afferma Josep Borrell, Alto rappresentante Ue per la politica estera. L’Ue condanna inoltre le parole del generale Burhan che dichiara “lo stato di emergenza nazionale, la sospensione di articoli chiave del documento costituzionale e lo scioglimento degli organi di governo. Questo tentativo di minare la transizione del Sudan verso la democrazia è inaccettabile. Se la situazione non venisse risolta immediatamente, ci saranno gravi conseguenze per l’impegno dell’Ue, compreso il suo sostegno finanziario”. “Dopo decenni di governo autoritario e dittatura repressiva, deve essere rispettato il legittimo diritto del popolo sudanese a un futuro migliore nel rispetto dello stato di diritto, dei diritti umani e della democrazia, compresa l’elezione di un governo composto da civili”. Borrell ricorda il necessario rispetto delle proteste pacifiche ed esorta le forze di sicurezza a dar prova di moderazione; “ulteriori violenze e spargimenti di sangue devono essere evitati a tutti i costi e gli autori di violazioni dei diritti umani devono essere ritenuti responsabili”. L’Ue ribadisce “il suo forte impegno per la transizione del Sudan, invitando tutte le parti interessate e i partner regionali a sostenere l’immediato ritorno del Paese sulla via democratica”.