“In Macedonia del Nord si nota l’impegno politico per la decentralizzazione ma è necessaria maggiore chiarezza nella legge e nella pratica per migliorare ulteriormente la riforma di decentralizzazione nel Paese”: lo si apprende dalla raccomandazione adottata oggi dal Congresso delle autorità locali e regionali presso il Consiglio d’Europa. I correlatori Harald Bergmann (Paesi Bassi) e Zdenek Broz (Repubblica Ceca) hanno accolto con favore il grande impegno del Paese balcanico nel processo di decentralizzazione dei poteri, come si vede dall’adozione di un nuovo Programma di sviluppo locale sostenibile e decentralizzazione 2021-2026. È stato notato anche il fatto che dopo la precedente raccomandazione del 2012 è stato firmato e ratificato il Protocollo aggiuntivo alla Carta europea di autonomia locale. Comunque, secondo Harald Bergmann, “c’è una continua mancanza di chiarezza nella legge e nella pratica riguardo la divisione delle competenze, che porta ad una loro sovrapposizione”. Ed ha inoltre sottolineato che le autorità hanno bisogno di risorse finanziarie adeguate per svolgere i propri compiti poiché i comuni continuano ad essere fortemente dipendenti dai trasferimenti del governo centrale.
Inoltre, “è necessario aumentare il rispetto degli obblighi di integrità nelle nomine locali”, hanno concluso i correlatori. Nella sua raccomandazione, il Congresso invita le autorità del Paese ad “affrontare i problemi esistenti e a delegare ulteriormente i poteri all’autogoverno locale”. “A tal fine sono necessari finanziamenti adeguati”, afferma il Congresso, invitando il governo della Macedonia del Nord ad “aumentare la quota dei Comuni proveniente dalle entrate nel bilancio locale”. Le autorità nazionali sono inoltre incoraggiate a migliorare la digitalizzazione, consolidare ulteriormente le misure contro la corruzione e attuare programmi di rafforzamento delle capacità a livello locale.