I Carabinieri dei Nas del Centro Italia, negli ultimi giorni, hanno svolto verifiche e accertamenti sulla ristorazione collettiva presso le mense delle strutture ospedaliere ricadenti nei rispettivi territori. I controlli dei militari, spiega una nota dei carabinieri dei Nas, diffusa stamattina dal ministero della Salute, si sono concentrati sul rispetto dei “requisiti igienico-sanitari e strutturali dei locali di preparazione dei pasti (in riferimento a locali di lavorazione e cottura, laboratori, depositi alimenti, celle/armadi frigoriferi, locali di somministrazione, servizi igienici, spogliatoi); sulla correttezza della gestione/conservazione degli alimenti e delle procedure di sicurezza alimentare, in relazione anche alla loro tracciabilità e agli aspetti connessi all’etichettatura; di legittimità dell’affidamento in gestione del servizio alla ditta erogatrice e la relativa rispondenza dei menù alla tipologia degli alimenti somministrati; sulla regolare posizione di impiego delle maestranze (possesso della documentazione attestante la frequenza di corsi specifici di formazione e idoneità dell’abbigliamento da lavoro previsto); previsti dalle misure di contenimento alla diffusione pandemica da Covid-19”.
Sono stati impiegati “oltre 300 militari dei 12 Nuclei antisofisticazioni e sanità coinvolti e ispezionate 119 mense ospedaliere”. Complessivamente, precisa la nota, “i militari hanno rilevato carenze igienico-sanitarie e strutturali presso 43 siti, riscontrando in particolare: in 2 casi – precisamente nella Capitale e a Piacenza – gravi non conformità che determinavano l’adozione da parte delle Asl competenti del provvedimento di sospensione temporanea delle attività di confezionamento e sporzionamento dei pasti (successivamente assicurate da altro punto cottura autorizzato); in un altro presidio romano, l’omessa revisione dei dispositivi antincendio, con il deferimento in stato di libertà alla locale Procura della Repubblica del rappresentante legale della ditta appaltatrice; a Oristano, presso un centro cottura autorizzato alla preparazione e distribuzione dei pasti in favore delle locali strutture ospedaliere, la presenza di 50 kg di prodotti carnei con decorsa data di scadenza, sottoposti a sequestro amministrativo”.
Gli operanti hanno contestato “18 sanzioni amministrative per un importo totale di oltre 18mila euro, notiziando le competenti Autorità amministrative”.